TEST VIVADIAG: cosa sono i test sierologici rapidi? Come funzionano? Che differenza c’è tra tampone e test rapido? I risultati sono affidabili e facilmente interpretabili? 

VIVADIAG test sierologico rapido Covid 19

Per provare a rispondere a queste domande, innanzitutto ricordiamo che il coronavirus (SARS-CoV-2) è composto da particelle virali formate da un frammento di materiale genetico (RNA) all’interno di un involucro contenente proteine, circondato da un ulteriore involucro membranaceo. 

Il virus penetra nell’organismo soprattutto a livello delle vie respiratorie, dove inizia a replicarsi. La replicazione può restare limitata alle mucose del naso e della gola, o estendersi anche alle basse vie respiratorie fino ai polmoni. L’infezione può decorrere in forma asintomatica, lieve o più grave, in un’alta percentuale di soggetti infetti, soprattutto nei giorni immediatamente successivi alla comparsa dei sintomi della malattia (COVID-19) e scompare poi con la remissione dei sintomi. 

Come per tutte le infezioni virali, anche nel caso da infezione da coronavirus il sistema immunitario produce anticorpi diretti verso le proteine dell’involucro virale. 

Che cosa ci indicano questi anticorpi? 

Le Immunoglobuline M (IgM) sono prodotte alla prima risposta dell’organismo ad una nuova infezione o ad un nuovo antigene estraneo e sono il meccanismo con cui il nostro corpo si protegge in prima istanza. La loro concentrazione aumenta per alcune settimane e poi diminuisce quando inizia la produzione di IgG. 

Le Immunoglobuline G (IgG) rappresentano circa il 70-80% delle immunoglobuline del sangue e sono prodotte durante la prima infezione o all’esposizione di antigeni estranei, aumentano dopo qualche settimana dal contatto, per poi diminuire e stabilizzarsi. L’organismo mantiene la memoria delle diverse IgG, che possono quindi essere riprodotte ad ogni esposizione allo stesso antigene. Le IgG sono quindi responsabili della memoria a lungo termine contro virus e batteri. 

IL TEST VIVADIAG  

 Il test rapido che attualmente è stato introdotto sul mercato italiano si chiama VIVADIAG: è prodotto dall’azienda VivaChek, ad Hangzhou in Cina ed è distribuito dall’azienda ALPHAFARMA. 

VIVADIAG è già stato comprato da diverse regioni e da moltissimi ospedali, principalmente per effettuare dei controlli sugli operatori sanitari che sono strettamente a contatto con il pubblico. 

Che cos’è? È un test diagnostico in vitro per la determinazione qualitativa degli anticorpi IgM e IgG contro il coronavirus nel sangue umano (prelevato da vena o dal polpastrello) nel siero o nel plasma.  L’utilizzo è molto semplice e il prodotto contiene tutti gli strumenti necessari per la misurazione. 

Si preleva una goccia di sangue tramite l’apposito pungidito in dotazione e l’apposita pipetta 

Si inserisce una goccia di sangue all’interna della finestra di reagente 

Si aggiungono due gocce di tampone (presente già nel kit) alla soluzione. 

Si attendono 15 minuti e si verificano i risultati dati dal dispositivo. 

Il prodotto è già disponibile nelle farmacie e parafarmacie ed è quindi facile intuire che tramite questo test si può individuare sia un soggetto il cui sistema immunitario sta combattendo in quel momento contro il coronavirus, sia un soggetto che è venuto a contatto diverso tempo fa con l’agente patogeno e quindi anche asintomatico. 

È opportuno ricordare che anche se il test è estremamente facile da fare, è destinato esclusivamente ad un uso professionale; è infatti vendibile nelle farmacie e parafarmacie ad operatori sanitari, dopo compilazione di apposito modulo ed esibizione del tesserino, o dietro prescrizione medica. È stato inoltre progettato SOLO per fungere da test supplementare per i casi sospetti e i risultati del test non devono essere utilizzati come unica base per diagnosticare o escludere l’infezione da SARS-CoV-2. 

È un test affidabile? L’azienda produttrice in seguito ai test effettuati nel suo laboratorio, garantisce un’attendibilità pari al 100% in caso di negatività del test, mentre in caso di positività è necessario effettuare il classico tampone rino-faringeo. Possiamo quindi sicuramente affermare che il test è uno strumento di prima diagnosi piuttosto valido ma che “l’approccio diagnostico standard rimane quello basato sulla ricerca dell’RNA nel tampone rino-faringeo e nessun test per lo meno attualmente lo può sostituire”. 

Qual è la differenza tra il tampone per coronavirus e il test rapido? 

I 2 metodi diagnostici differiscono notevolmente tra di loro: il “tampone” è un esame diagnostico complesso finalizzato a individuare la presenza del virus nel materiale biologico prelevato nel naso e nella gola e viene effettuato in ospedale o in determinate strutture e solo in soggetti fortemente sintomatici, o in casi specifici.  Successivamente al prelievo delle secrezioni, vengono analizzate le particelle di RNA VIRALE specifiche e caratteristiche del virus, e dopodiché si va a individuare se esiste quello specifico per il SARS-CoV-2, responsabile dell’infezione COVID-19. Come invece abbiamo spiegato in precedenza il test rapido su sangue va a rivelare la presenza di anticorpi che si sviluppano dopo che il corpo viene a contatto con il virus. 

 

Il Test Vivadiag è disponibile nelle Parafarmacie Chiedilo al Farmacista.

Hai bisogno di alcuni chiarimenti? Raccontaci la tua esperienza nei commenti o scrivendo a info@chiediloalfarmacista.it

Vuoi ricevere gli articoli del nostro blog in anteprima direttamente sulla tua casella di posta elettronica? Clicca qui

“L’utilizzo smodato e inconsapevole dei motori di ricerca nel vano tentativo di automedicarsi può avere effetti indesiderati, anche gravi. Ascolta attentamente il tuo medico e il tuo farmacista, non è nocivo!”

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *