PRESERVA IL TUO SORRISO: effettua il test di auto-analisi della placca dentale da Chiedilo al Farmacista

CHE COS’E’ LA PLACCA DENTALE E COME SI FORMA? 

La placca è una patina bianca, con una consistenza appiccicosa e opalescente, che si deposita sulle superfici dei denti. Considerata il principale nemico di essi, la placca si forma soprattutto negli spazi interdentali, sulle superficie dei denti, nelle irregolarità dello smalto o in prossimità della gengiva e del colletto dentale. 

La formazione della placca è legata al metabolismo dei batteri che la compongono e segue tre fasi: 

  • FORMAZIONE – la prima fase è quella in cui si forma , dopo circa 4-12 ore da quando si lavano e si spazzolano i denti, una pellicola amorfa , priva di struttura e di cellule, costituita da mucoproteine salivari che favoriscono l’adesione batterica.
  • ACCUMULO – una volta che i batteri hanno a disposizione gli zuccheri per il loro metabolismo, cominciano a moltiplicarsi formando un biofilm consistente ed elaborato.
  • EVOLUZIONE – questi prodotti del metabolismo batterico aggrediscono lo smalto dei denti portando alla disgregazione, ed esponendo la dentina , sostanza che si trova al di sotto dello smalto , e che ha la capacità di disgregarsi molto facilmente.

CAUSE CHE PORTANO ALLA FORMAZIONE DELLA PLACCA?

  • Scarsa igiene orale
  • Dieta ricca di zuccheri 
  • Non utilizzo del collutorio
  • Non utilizzo del filo interdentale
  • Poche visite dal dentista

CHE COSA SI RISCHIA SE NON SI PRESTANO LE DOVUTE CURE:

  • GENGIVITE: la deposizione della placca batterica a livello gengivale può provocare una forte infiammazione delle gengive, che trascurata può estendersi dalle gengive al legamento parodontale e può provocare la parodontite, con la conseguente eventuale perdita dei denti.
  • CARIE: la progressiva distruzione dello smalto, espone la dentina e la polpa dentaria all’attacco dei batteri che causano carie. Di conseguenza, i denti si cariano e provocano dolore; talvolta possono formarsi anche degli ascessi.
  • MACCHIE: il persistere della placca può provocare la comparsa di macchie sui denti, oppure l’ingiallimento dei denti.
  • TARTARO: se trascurata la placca può trasformarsi in tartaro, una sostanza mineralizzata e dura che risulta difficile da togliere e che può provocare infezioni gengivali e paradontali.
  • ALITOSI: è causata dalla composizione dei batteri che compongono la placca, un processo che libera gas e sostanze chimiche maleodoranti che provocano l’alito cattivo.
  • CANCRO: l’accumulo di placca può aumentare il rischio di ammalarsi di tumore. 

RIMEDI PER ELIMINARE LA PLACCA: 

  • SPAZZOLINO/SPAZZOLINO ELETTRICO: l’azione meccanica dello spazzolino, associata a quella antibatterica del dentifricio aiuta a rimuovere la placca dalla superficie dei denti e della lingua.
  • FILO INTERDENTALE: si utilizza per rimuovere la placca tra gli spazi interdentali. Si consiglia di associare anche l’uso di un collutorio per potenziare l’azione antibatterica. 
  • SCOVOLINO: è uno strumento alternativo al filo interdentale.

CONSIGLI PER EVITARE LA FORMAZIONE: 

  • CORRETTA IGIENE ORALE: lavarsi i denti con spazzolino e dentifricio (possibilmente arricchito con fluoro ed erbe ad azione antibatterica) almeno due volte al giorno e comunque sempre dopo i pasti principali. 
  • UTILIZZO DI FILO INTERDENTALE E COLLUTORIO: associare allo spazzolamento dei denti, l’utilizzo del filo interdentale e collutorio, per rimuovere la placca e prevenire l’accumulo, riducendo la possibilità di ingiallimento dei denti.
  • VISITA DENTISTICA: almeno una volta all’anno. 

Con il sistema MY DENT® effettuato presso le Parafarmacie Chiedilo al Farmacista – senza l’utilizzo di coloranti chimici – potrai eseguire una valutazione dello stato della tua placca e utilizzare i prodotti più indicati per la tua problematica.

Durante la seduta verrà effettuata anche la misurazione del pH della saliva.

Mediamente il pH della saliva si avvicina alla neutralità, oscillando tra 6,5 e 7,4 grazie alla preziosa azione tampone dei bicarbonati in essa contenuti. Variazioni in positivo e negativo sono comunque abbastanza frequenti e fisiologiche nella maggior parte dei casi. Il pH della saliva è infatti influenzato dal grado di igiene orale, dal tipo di alimentazione ma anche da fattori morbosi. Indipendentemente dalla causa, una saliva acida è un importante fattore di rischio per la carie, l’erosione dello smalto dentale e l’ipersensibilità dentinale. Il valore critico del pH salivare, al di sotto del quale si va incontro a demineralizzazione dello smalto, è di 5.5. D’altronde, anche un pH salivare troppo alcalino è nemico dei denti, poiché favorisce la deposizione dei sali minerali presenti nella saliva e nel cibo, per cui la placca batterica si mineralizza più rapidamente formando il tartaro. Fondamentale è la possibilità di effettuare questo ulteriore controllo per garantire la massima protezione del tuo sorriso.

Consulta il Calendario e prenota il tuo test contattando il Punto Vendita Chiedilo al Farmacista più vicino a te.

 

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